L’importante periodo dell’ovulazione
La prima cosa da conoscere è cosa è l’ovulazione e il ruolo chiave che ha nel processo di concepimento.
Il ciclo mestruale di una donna dura circa 28 giorni e si compone di varie fasi. La prima è quella in cui compaiono le perdite da sangue, quella del mestruo. Da quel momento si parte a calcolare e al 14esimo giorno, se il ciclo è regolare, avviene l’ovulazione. Non è però un calcolo esente da errori; ogni donna può presentare situazioni diverse.
Con ovulazione si intende quel momento del ciclo mestruale in cui la donna è all’apice della fertilità e produce i cosiddetti ovuli che vengono rilasciati all’interno della tuba. Una donna può produrre un solo ovulo per ogni ciclo mestruale.
Appare ovvio, quindi, che più il rapporto sessuale avviene a ridosso del giorno dell’ovulazione più è più probabile che si riesca ad ottenere un concepimento. L’ovulo può essere fecondato da uno spermatozoo maschile solo il giorno stesso dell’ovulazione o nei cinque giorni successivi, poiché questo è il tempo medio di sopravvivenza di uno spermatozoo nell’apparato riproduttivo femminile. Se in questo periodo c’è più frequenza nei rapporti, è più probabile che avvenga il concepimento.
Esistono dei metodi per calcolare il periodo dell’ovulazione di ogni singola donna, il più comune dei quali e valutare l’andamento della temperatura basale, o l’analisi di altri sintomi corporei specifici.
La frequenza dei rapporti
Una delle tante credenze popolari è quella di pensare che una lunga astinenza di rapporti sessuali da parte dell’uomo possa aumentare la “concentrazione degli spermatozoi” e quindi favorire il concepimento. Questa credenza, ovviamente falsa, è stata smentita da numerosi studi e ricerche scientifiche.
E’ stato provato al contrario che un’astinenza superiore a 5 giorni può ridurre il numero degli spermatozoi. Se l’astinenza viene prolungata oltre i 10 giorni, la morfologia degli spermatozoi può perfino essere alterata. Invece, se si ha un’eiaculazione quotidiana o comunque a giorni alterni, restano stabili e normali. Avere rapporti sessuali costanti è quindi un beneficio. Uno studio in particolare sottolinea come un’eiaculazione quotidiana favorisca una concentrazione di spermatozoi anche in alcuni pazienti con bassi livelli di fertilità.
Quindi, in sostanza, si può dire che è vero che la frequenza dei rapporti influisce sul concepimento. Se si hanno rapporti più frequentemente, la coppia ottimizza al massimo le percentuali di successo nel cercare di avere un bambino. E’ giusto ricordare, però, che il sesso non deve assolutamente diventare una cosa macchinosa e obbligata, ma deve sempre rimanere un momento di amore e di piacere.
Probabilità di concepimento: con quanta frequenza avere rapporti
Dopo aver spiegato dettagliatamente quali sono le situazioni favorevoli per avere un concepimento, ci si ritrova davanti a due strade tra le quali scegliere. La prima è quella di avere rapporti sessuali mirati nei giorni in cui è più probabile stia avvenendo l’ovulazione, mentre la seconda è quella di avere sempre rapporti costanti per mantenere alta sia la probabilità di concepimento che la formazione nell’uomo di spermatozoi. Ovviamente, bisogna decidere in base alla propria situazione personale.
Se si ha un ciclo regolare, calcolare il periodo di ovulazione è più semplice e avere quindi rapporti mirati può essere la soluzione migliore. Se si ha invece un ciclo irregolare, l’ovulazione è più difficile da prevedere. Bisogna ricorrere quindi ai metodi sopracitati per poter rilevare, appunto, quale sia il periodo di ovulazione nella donna. Questo, però, può essere una vera e propria fonte di stress per la donna, e ciò non è mai una cosa positiva, soprattutto in ambito sessuale dove l’umore è un fattore fondamentale. In entrambi i casi, poi, forzarsi ad avere rapporti in giorni mirati potrebbe portare a situazioni di tensione nella coppia.
Se si ha un ciclo irregolare, quindi, si può scegliere la seconda via, adatta anche se si vuole evitare lo stress di calcolare l’ovulazione, decidendo di avere rapporti con più libertà; magari a giorni alterni per essere sicuri che l’arco di tempo dell’ovulazione sia coperto. Questa è certamente la scelta che incuterebbe meno stress. In conclusione, è sempre meglio che i rapporti avvengono comunque in modo naturale, senza legarli a una “tabella” predefinita.
Rivolgersi a professionisti
Se tutto ciò non permette di restare incinta, potrebbero esserci altre problematiche che richiedono l’intervento di un professionista. Ci vuole comunque del tempo: si consiglia alla coppia di attendere un anno. Se però dopo 12 mesi di tentativi di concepimento non si è ancora arrivati all’obiettivo, bisogna fare qualche analisi in più. È il caso di rivolgersi a un centro qualificato che possa aiutare la coppia innanzitutto a capire se ci sono problemi a livello di fertilità, ed avere quindi una diagnosi certa; poi magari valutare quale eventuale soluzione che possa aiutare ad ottenere l’inizio di una gravidanza.